Dentro alla leggenda

Dopo un lungo viaggio di 800 e passa chilometri, dopo una notte passata ripensando ai consigli di Alberto e una sveglia appena dopo le 06, prendiamo le TT e la Ferrari 208 Turbo che ci fa da scorta d’onore e facciamo il pieno prima di arrivare davanti al cancello del Nürburgring. Le auto che ci passano accanto fanno parte della storia dell’automobilismo di oggi e di ieri:

Porsche 911 di tutti i tipi, ogni BMW M3 che si possa credere che esista, Nissan GTR che sembra siano tutte qui nello stesso momento per quante sono, muscolose americane che con il culone grande fanno fatica a far passare le altre, Audi RS2, RS4 e TT RS ultimo modello tuning DTM, una marea di R8!

Prendiamo i nostri biglietti, le ultime raccomandazioni e via.

Capiamo subito che il pericolo più grande sono i motociclisti che non vedi, che arrivano come missili e che in curva sono fermi e ti costringono a frenare il doppio di quello che vorresti.

Due occhi non bastano; il primo giro al Ring è tutto un alternare di cambiate, frenate e occhio allo specchietto, siamo alla prima esperienza e nonostante conosciamo il circuito a memoria quando arrivano le auto più potenti ti passano come missili… e anche le altre con le quali la TT potrebbe combattere, sono troppo giovani e spregiudicate per noi e le facciamo passare, indicatore a destra e ti sfilano senza pericoli. Sono comunque troppo le moto e diventa veramente stressante riuscire a fare una qualsiasi traiettoria e quando ci riesci hai dopo un paio di secondi il solito 996,997, Gt2 o Gt3 che ti passa con un rumore da guerra! Sono 22 Km ma non ti sembra di stare quasi 13 minuti sul circuito, considerando che il rettilineo finale viene usato per far raffreddare motore, olio, freni e gomme e invece di farlo a 200 km/h lo percorri a 100!

Ci troviamo nel parcheggio dopo il primo giro per le prime impressioni: adrenalinico ma stressante, però qualcosa abbiamo capito e decidiamo di rientrare subito per mettere in pratica la prima esperienza. Sono solo le 9 del mattino ma la gente che è arrivata per girare qui è una moltitudine!

 

Ripartiamo. Riesco a fare qualche curva con Marco davanti senza troppo traffico e tiriamo un pochino. Alla Flugplatz la compressione è micidiale e la maggior parte delle curve sono cieche (grazie a GT5 e ai simulatori le conosciamo ormai a memoria ma dal vivo…. è un’altra storia). Tocchiamo i 180 prima della Aremberg, frenata e poi ci passano due Porsche. Anche Alessandro con la sua Ferrari 208 Turbo si sta divertendo. E’ un giro fortunato perché ci sono veramente poche moto e solo i soliti missili Porsche e BMW ci passano. Alla Adenau Forst le gomme fischiano,si arriva alla Kallenhard quasi impiccati e ci ricordiamo come bisogna frenare per far bene la Wehrseifen, passare la Exmühle  e terza, quarta, terza e su per la salita, ancora un paio di curve fino alla Bergwerk e poi, come dice Alberto, picchiare fino alla 5a fino in fondo di questo “quasi” rettilineo che porta alla Steilstrecke e al Karusell. Sembra facile ma bisogna stare a destra e far passare i più veloci perdendo qualcosa in velocità… non è facile stare “in pieno” quando ti passano di fianco a 250 Km/h e tu stai cercando di impostare la curva!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il Karusell, il primo giro ero stato alla destra e non ci sono entrato come bisognerebbe fare. Questa volta arrivo forte, dietro non c’è nessuno, quarta, terza, seconda e dentro, la TT balla come a destra e sinistra con gli ammortizzatori che cercano di far stare tutte e quattro le gomme attaccate all’asfalto. L’uscita è a canna e mi sale l’adrenalina, ma bisogna stare attenti, arrivano delle curve bellissime ma famose su YouTube per gli incidenti che creano. Hohe Acht, Eschbach e Brünnchen sono veramente terribili, è presto ma la folla che sta a guardare sui prati è tantissima.    Alla Schwalbenschwanz c’è il secondo pezzo in cemento che serviva per drenare l’acqua dalla pista ma che poi fu usato da un famoso pilota degli anni 30, Rudolf Caracciola. Entro forte anche in questa curva ma essendo più “confortevole” non scompone la TT e ci prepariamo alle due ultime curve che portano al rettilineo finale. Il ponte Audi che si vede in lontananza ci annuncia sia il rettilineo che la fine del giro. Ci siamo accordati per fermarci dopo ogni giro in modo da scambiarci le impressioni. Il secondo giro ha fatto effetto! Le prime impressioni di stress e paura sono passate. Adesso fa ancora paura ma non è più stress: è adrenalina e voglia di ripercorrere le curve e ricamarle, se possibile per il traffico, ancora meglio. Purtroppo la pista viene chiusa, un paio di incidenti non gravi ma con olio e detriti in pista provoca questa interruzione. Ne approfittiamo per vedere le altre auto nel parco chiuso e comprare qualche gadget, compreso l’immancabile adesivo del Ring sinonimo del ” Io l’ho domato! “.  Tantissimi gli italiani, alcuni incontrati in frontiera altri conosciuti vicino alle loro auto, qualcuna spettacolare come un paio di Porsche e di Ferrari, altre meno blasonate ma preparate con cura come una vecchia Alfa 1600 con rollbar e 2 sedili Recaro 2 … i posti dietro via! Dopo circa un’ora si riapre, rientriamo subito. Rossella decide di salire e provare a fare un giro. Sono circa le 10.15, è caldo ma c’è un filo di vento che comunque non da fastidio. L’aria condizionata è rigorosamente spenta per avere quei 5 cavalli in più. I finestrini leggermente aperti per avere un filo di aria fresca che combatte con quella torrida che passa dal motore, partiamo e facciamo passare subito i soliti missili. Rossella si ricorda le prime curve fatte con il simulatore, non i nomi certo, ma dove girano e a quanto vanno fatte. Quando le gomme fredde cominciano a fischiare nelle curve si lascia andare un: ” Le mie povere gomme!” Ma bastano ancora un paio di curve veloci e le Yokohama entrano in temperatura, si consumeranno velocemente ma sono dei chewing-gum :-) In un paio di compressioni fa delle facce strane ma, con la coda dell’occhio non impegnato a guardare lo specchietto posteriore noto che si sta divertendo anche se il sedile del passeggero non è così avvolgente come il mio e la fa scivolare un poco. Ci passano alcune Porsche GT2RS e si meraviglia del rumore che fanno; proviamo a mettere sotto la TT un 6 cilindri da 600 cavalli e farà lo stesso rumore :-) Per ora ci accontentiamo del 1.8 che tira fino a 7000 giri senza smettere di spingere ma teniamo a mente che è sempre un’auto di 12 anni con 130.000 km sulle spalle. Le curve veloci piacciono a Rossella anche se ora ha dimenticato il loro svolgere e trovarsi sempre con la strada che curva senza sapere se a destra o a sinistra deve essere spiacevole per chi non guida. Ma si fida e io non spingo troppo, specialmente dove il rischio è in agguato. Riusciamo a fare il primo Karusell all’interno mentre al secondo dobbiamo tenerci alla destra per far passare delle Scirocco Cup da 250 cv. Ci passa anche Alessandro con la sua 208 Turbo, ha il tempo di salutarci. Siamo ormai alla fine del giro, Rossella è felice e lo si vede. Le è piaciuto e se non fosse per il caldo forse farebbe un secondo giro. Rientriamo tutti felici, sono le 11 e abbiamo ancora un giro nella tessera (4 giri 95€).  Sistemo la GoPro e spero che la batteria duri ancora abbastanza per un giro, poi la alzo per non farla notare agli steward del Ring, dopo la sbarra la sistemerò velocemente e darò via alla cameracar. Parto lento, ho dietro diverse auto veloci e voglio farle passare per avere un po di spazio nelle prime curve, cerco di prendere il ritmo subito dopo i vecchi box ma alla  Hatzenbach  ci sono bandiere gialle mentre faccio passare l’ennesimo Porsche. Alla Hocheichen fino alla Quiddelbacher-Höhe riesco a prendere le giuste traiettorie , quinta e 5000 giri, e mollo solo prima della Schwedenkreuz per arrivare in scalata alla Aremberg. Tengo la corda e schiaccio in uscita, mi sembra bene e sento le quattro ruote prendere l’asfalto e scaricare tutta la potenza della TT… mentre con noncuranza un Nissan GTR mi supera all’esterno! Io sono in quarta a quasi 6000, faccio tutta la Fuchsröhre in quarta, un saliscendi dove se sbagli l’appoggio, ti appoggi al guardrail! Alla chicane della Adenauer-Forst metto la terza, ci sono i fotografi e faccio un sorriso. Seconda in uscita e tiro fino a 7000 terza e quarta… alla Metzgessfeld altro incidente e bandiere gialle con un carro attrezzi che quasi entra in pista, faccio passare uno Z4 e dal nulla esce una utilitaria blu che si accoda al BMW. Mi passa anche il solito Porsche GT2 e davanti ho una Corvette gialla che cerca di fare il suo meglio come un pesce fuori dall’acqua. Mi fa passare per non essere d’impaccio a me e a quelli che mi arrivano dietro. Le gomme sono calde ma alla Wehrseifen non voglio fare guai e rallento. In simulazione è stato uno di punti critici del circuito, discesa e curva contropendenza! Quarta terza quarta quinta e si arriva alla Exmühle, anche li fotografi e sorriso …. comincio a sentire odore di freni e gomma…non faccio arrivare il motore troppo vicino al rosso…quarta in scioltezza e mi supera una Seat rossa, scalo in terza per fare la salita che porta al Bergwerk, quarta quinta e mi supera un’altra Nissan GTR, quarta terza e passa anche una Megane Sport Cup… poi una Scirocco Cup… poi di nuovo una Megane Sport Cup… quinta 4000 giri , si poteva magari osare di più ma non ho dietro più nessuno e arriva il Karusell! Faccio la Steilstrecke terza quarta in accelerazione, entro nel Karusell in terza e tengo giù, la TT balla ma va come penso. Alla Wippermann mi passa una Audi S5 e la solita fila di Porsche. Ho davanti un Subaru SW inglese, dopo Pflandzgarten rompo gli indugi e lo passo. Arrivano da dietro dei motociclisti che faccio passare e alla Galgenkopf supero una Clio Cup…. rettilineo, ponte Audi fila per uscire…. tanta fila… era l’ultimo giro della mattinata.

Ci troviamo fuori dal parcheggio, felici come bambini con il gelato. Il profumo dei motori ci inebria. Non vediamo l’ora di ricominciare.